Sembra difficile contraddire Caroline di BrontoBlog quando afferma che raccontare una “storia” aiuta a sviluppare idee, vendite e, naturalmente, a fissare un marchio o un brand nella mente dei consumatori. Una storia può, infatti, essere un ottimo veicolo per realizzare messaggi (via email, naturalmente) rilevanti, interessanti, brevi e che i lettori possano facilmente ricordare nel futuro.
Un esempio vale per tutti: una delle ultime campagne di IKEA negli Stati Uniti dal titolo “Un catalogo IKEA 2012. 1000 modi di migliorare la tua vita” nel quale il messaggio viene espresso attraverso un’unica grande immagine che racconta la storia di una famiglia che “ha solo 20 minuti per andare al cinema”.
E allora i “bambini mettono a posto i loro videogames. Non vogliono proprio perdersi il film stasera”, il “papà sistema la cucina a tempo di record” mentre la “mamma trova, sorprendentemente, cosa mettersi addosso in 30 secondi”.
E’ una bella storia, raccontata per immagini, che tuttavia – analizza Caroline – aiuta a migliorare tre aspetti importanti come il valore (raccontando una storia, e non offrendo solo uno sconto, si da all’iscritto alla vostra newsletter un buon motivo per cliccare), l’azione (aggiungendo un pò di mistero, usando frasi e un oggetto che sembrano voler dire “vedi come finisce questa storia…”, è un ottimo modo per invitare all’azione) e l’interazione (raccontando una storia, vi permette di creare email che… si concludono sul vostro sito web) da parte del lettore.
Un ottimo articolo di email marketing ma soprattutto un’ottimo spunto per realizzare i vostri messaggi promozionali via web: non devono contenere direttamente un’offerta o uno sconto strepitosi, ma devono raccontare una storia, magari la vostra, che incuriosisce e attira il lettore e che termina sul vostro sito web (una landing page o un mini sito dove sistemerete, eventualmente, la vostra offerta).