L’email è morta? Sta morendo? Morirà presto?

Periodicamente, da qualche parte nel mondo, qualcuno si pone (e ci pone) una di queste domande.

Lunghi post su blog e web magazine con teorie a volte strampalate a volte apocalittiche oppure pieni zeppi di dati e statistiche per spiegare come evolverà l’uso e il consumo di posta elettronica ai quattro angoli della terra nei prossimi anni.

Gli ultimi ad essersi chiesti se “l’email è morta” sono quelli di Visiblegains che attraverso un’apposita infografica cercano di dare una risposta e forniscono alcune interessanti informazioni su “come comunichiamo online“.

Tanto per iniziare (ma questo già lo sapevamo) gli account email nel mondo sono quasi 3 miliardi, contro i 750 milioni di Facebook e i 300 milioni di Twitter. Di tutto rispetto anche il traffico di messaggi generati con i tre sistemi di comunicazione: 188 miliardi di email giornaliere e “solo” 60 milioni di updates su Facebook e 140 milioni di tweet su Twitter. Dati che si possono sintetizzare mettendoli in rapporto tra loro come segue: ben 64,8 messaggi di posta per ogni account contro solo 0,08 update per ogni account Facebook e 0,47 tweet per ciascun account Twitter.

L’infografica (che usa i dati di Aweber) indica che il 44% dei giovani crede che l’email continuerà ad essere il principale canale di comunicazione online. Il 15% crede sia già morta e il 41% semplicemente non se ne cura.

Il problema dell’email è naturalmente lo spam: ben il 45% del totale delle email inviate è spam. La maggior parte viene intercettata dai filtri dei provider ma resta sempre un buon 18% di spam che viene recapitato ai destinatari. Lo spam annualmente provoca costi aggiuntivi per 20,5 miliardi di dollari derivanti da spese tecnologiche e mancata produttività.

Ma, allora, qual è il futuro dell’email? Francamente l’infografica è un pò “confusa” pur concludendo che l’email è ancora viva. Ci chiariamo le idee leggendo il testo di Bill Carney che accompagna la grafica: è vero che gli utenti hanno oggi la chance di comunicare utilizzando tecnologie differenti (ad es. i social network), ma se le email vengono inviate solo a coloro che le richiedono, sono “personalizzate” e contengono informazioni “rilevanti” per i destinatari allora possono realmente aiutare a rafforzare le relazioni inter-personali e avranno vita lunga.

Voi cosa ne pensate?

Is Email Dead? [Infographic]

Courtesy of Visible Gains