Single o Double Opt-in? The winner is…

Chi si occupa di email marketing conosce (o dovrebbe conoscere) molto bene la normativa italiana in tema di spam. E’ molto rigorosa, forse tra le più rigide in Europa, e prevede, tra l’altro, che non si possa inviare email a chiunque a meno che il destinatario abbia deciso volontariamente di iscriversi ad una lista di spedizione manifestando in modo esplicito il consenso alla ricezione di messaggi promozionali o newsletter da parte della vostra azienda.

Per alimentare una lista di contatti in modo legale, quindi, è necessario che sia l’utente ad iscriversi ad una lista (e non voi, ad iscriverlo). Così facendo egli manifesta la propria volontà con un consenso esplicito e libero (cioè non estorto da alcuno).

Vi sono due tecniche per ottenere questo consenso: il single opt-in e il dobule opt-in. La differenza, seppur piccola, è sostanziale dal punto di vista dei risultati ottenibili utilizzando liste alimentate nell’uno o nell’altro modo.

Con il “single opt-in” l’utente si ritrova iscritto ad una lista semplicemente inserendo il proprio indirizzo email nell’apposita casella di testo del vostro sito e cliccando sul bottone “iscrivimi”. Molto comodo, vero? Ma c’è un problema: in questo modo ci si può ritrovare iscritti incosapevolmente a liste non desiderate, perchè qualcun’altro ha utilizzato il vostro indirizzo email per iscrivervi in modo fraudolento. Inoltre, se il sistema di gestione delle iscrizioni è “sempliciotto” ecco che vi ritrovate iscritti senza neanche un’avviso o un’email di conferma. Legale, certo, ma poco sicuro.

L’altro metodo contiene un maggior tasso di certezza nell’espressione del consenso, in quanto richiede all’utente due “conferme” (da qui il termine “dobule opt-in”). L’utente inserisce il proprio indirizzo email nell’apposito box e clicca “iscrivimi” (prima manifestazione di consenso) ottenendo in cambio un messaggio del servizio di gestione (inviato all’indirizzo email appena utilizzato) contenente un link speciale. Il click dell’utente su questo link corrisponde alla seconda manifestazione esplicita di consenso ed è quello che effettivamente iscrive l’indirizzo email alla lista.

Quindi single e double opt-in sono metodi altrettanto validi per l’iscrizione ad una lista? Si e no.  L’uso dei due metodi produce, infatti, grandi differenze nelle performance delle campagne.

Lo dimostra, se ce ne fosse bisogno, una ricerca di MailChimp che ha letteralmente misurato e confrontato le statistiche di due campagne inviate rispettivamente ad una lista single opt-in e a una lista double-optin. I risultati sono sbalorditivi: parametri come aperture (uniche) e click sono decisamente favorevoli nel caso di double opt-int; gli errori (hard e soft-bounce) e le disiscrizioni (unsubscribe) peggiorano sensibilmente nel caso della lista single-optin.

Cosa significa? Semplicemente che le campagne su liste double opt-in ottengono i risultati migliori.

Un argomento di meditazione per tutti i marketer!