Dai botnet agli account falsificati: ecco come cambia lo Spam

La società americana Commtouch, leader nei servizi di sicurezza su (e per) internet, ha pubblicato in questi giorni un’interessante rapporto sullo “Stato degli account compromessi” dei principali fornitori di servizi email. Un insieme di dati statistici che raccontano gli abusi perpetrati su account Gmail, Yahoo, Hotmail e Facebook e che rivelano come il panorama globale dello spam stia cambiando radicalmente.

Si sta passando, infatti, molto velocemente dall’uso massiccio di botnet alla falsificazione degli account email.

La recente scoperta e neutralizzazione (marzo 2011) del famigerato “Rustock botnet” che ha operato indisturbato dal 2006 inviando fraudolentemente addirittura fino a 25.000 messaggi di spam al giorno dai computer infetti, ha fatto passare gli spammer a soluzioni differenti, come ad esempio l’hacking degli account dei vari provider mondiali.

Secondo i dati raccolti da Commtouch, infatti, c’è stato un aumento vertiginoso di account compromessi. Per quanto riguarda Hotmail si passa dal 28% di spam proveniente da account compromessi del 2° trimestre 2011 al 35% del 3° trimestre. Per Gmail la situazione è differente, nel senso che a prevalere, con percentuali stratosferiche intorno al 97% in entrambi i periodi esaminati, è lo spam realizzato attraverso la “falsificazione” di indirizzi Gmail.

La ricerca, che si può scaricare e leggere (in inglese) direttamente sul sito della Commtouch al link indicato sopra, è stata sintetizzata in una efficace infografica dalla quale possiamo evidenziare alcuni dati interessanti validi anche per l’Italia (dato che i tutti i provider esaminati hanno “propaggini” operative anche alle nostre latidudini): per esempio, gli account più “attaccati” sono quelli di Yahoo e Facebook e il 62% della gente non sa di avere un account compromesso, mentre i 2/3 di tali account sono stati utilizzati per fare spam o scam.

Nell’infografica (cliccate sopra per aprirla), dopo l’analisi della situazione attuale, vengono dati 5 utili consigli su come evitare… di farsi hackare l’account!